Alessandro Cesarini è stato intervista dal quotidiano La Nazione edizione di Siena dove ha parlato della Fezzanese e del Siena, sua ex squadra. Queste alcune parole dell’attaccante verde
FEZZANESE- “Questa estate ho ricevuto richieste dalla D, alla fine ho preferito respirare aria di casa. La Fezzanese è una società a conduzione familiare, fatta di persone perbene, ha deciso di aspettarmi. Finora la squadra ha raccolto pochi punti, ma, al netto di qualche scelta sbagliata, il girone è molto difficile, la rosa molto giovane e non poter utilizzare lo stadio un problema in più. Ma la lotta salvezza è ancora aperta. La vittoria sul San Donato una boccata di ossigeno. Io avrei voluto recuperare prima per dare il mio contributo".
SIENA- “Della mia esperienza in bianconero ho tanti ricordi, la maggior parte belli, qualcuno meno –l primo anno non è stato facile, arrivavo dal brutto infortunio alla Reggiana, mi si era spezzata la gamba. Sono stato mesi a guardare i compagni. Con Mignani è andata così e così. Con Dal Canto invece è stata una bella stagione. Se non ci fosse stato il Covid saremmo arrivati lontano. Io mi sono fermato a 6 gol, sarei potuto andare in doppia cifra. Ho anche ricevuto il Fedelissimo d’Oro”
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