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CUORE, SUDORE E RINASCITA: IL 2025 VERDE SI CHIUDE NEL SEGNO DELLA LOTTA

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Dalla ferita della retrocessione alla finale di Coppa Italia: il bilancio di un anno intenso, sigillato dall'incredibile rimonta contro l'Albaro.



Ci sono pareggi che valgono molto più di un singolo punto in classifica. Ci sono partite che riassumono, in novanta minuti, il carattere di un’intera società, di un borgo, di una maglia che non accetta mai la parola "resa". Il 2-2 di ieri contro l’Athletic Club Albaro è esattamente questo: l’essenza della Fezzanese.


Sotto di due reti, con il peso della stanchezza di un anno infinito sulle gambe, i "Verdi" hanno tirato fuori l’orgoglio. Prima la zampata di Vietina, poi il ruggito di Medusei: una rimonta clamorosa, cercata e voluta, che mette il punto esclamativo sul girone d’andata e su un 2025 che resterà impresso nella nostra memoria.

Un anno di tempesta e di luce

Il 2025 non era iniziato sotto i migliori auspici. La retrocessione dalla Serie D è stata una ferita profonda, un boccone amaro difficile da digerire per chi ha sempre abituato il proprio pubblico a lottare oltre i propri limiti. Ma è proprio nelle difficoltà che si misura la grandezza di un club.

La Fezzanese non si è sgretolata; si è ricompattata. Ha saputo trasformare il dolore in fame, tornando a recitare un ruolo da protagonista assoluta nel campionato di Eccellenza e centrando una storica finale di Coppa Italia, un traguardo che brilla come una promessa per il futuro prossimo, in programma il 6 gennaio 2026.

I numeri di un cammino

Il bilancio dell'anno solare parla di 32 battaglie in campionato. Un cammino fatto di 11 vittorie, tra cui è impossibile non citare quella magica contro il Siena in Serie D: un successo che ha dimostrato a tutti, e soprattutto a noi stessi, che la Fezzanese può guardare negli occhi chiunque.

A completare lo score, 9 pareggi (spesso strappati con i denti, come ieri) e 12 sconfitte, che sono state tappe necessarie per costruire la corazza che indossiamo oggi.

Verso il 2026

Chiudiamo il girone d’andata e l’anno solare con la consapevolezza di chi sa da dove è partito e sa perfettamente dove vuole arrivare. La rimonta firmata Vietina-Medusei non è solo cronaca di un sabato pomeriggio, è il manifesto programmatico per il nostro 2026: non mollare mai, fino all'ultimo secondo, per questi colori.


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