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Fezzanese: lacrime, orgoglio e un arrivederci alla Serie D

È finita tra gli abbracci e le lacrime, con il cuore che batte ancora forte anche se il tabellone segna un buon pareggio conquistato contro il Ghiviborgo.


La Fezzanese saluta la Serie D dopo tre stagioni combattute con passione, sudore e dignità. Una retrocessione che fa male, certo, ma che non cancella ciò che è stato costruito: un gruppo unito, una società seria e una tifoseria che non ha mai smesso di crederci.


Non è bastato l’orgoglio, non è bastata la volontà. Il verdetto del campo è arrivato, implacabile. Ma in queste tre stagioni la Fezzanese ha saputo scrivere pagine importanti, affrontando squadre blasonate, esaltandosi in partite impossibili, dimostrando che anche un piccolo borgo può tener testa ai giganti.


Questa squadra è stata il riflesso del suo territorio: testarda, generosa, vera. Ogni trasferta, ogni domenica al “Buon Riposo", è stata una battaglia vissuta insieme, fianco a fianco, con il verde della maglia cucito addosso come una seconda pelle. E allora oggi, mentre si volta pagina, è giusto prendersi un momento per onorare chi ha lottato fino all’ultimo minuto, per chi ha corso anche quando le gambe non ce la facevano più, per chi ha amato questi colori senza riserve.


L’Eccellenza sarà una nuova sfida. Diversa? Sicuramente. Ma mai priva di orgoglio. Perché la Fezzanese non si arrende, non molla, non dimentica chi è. Ripartirà da qui, dalle sue radici, dalla passione autentica di chi ogni domenica vive il calcio come una fede.


Il campo ha parlato. Ma la storia non finisce qui.


Forza Fezzanese. Sempre.

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