STORIE VERDI| Anni '80-'90 tra crisi e rinascite
- Ufficio Stampa USD Fezzanese
- 19 giu
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I decenni '80 e '90 rappresentano per la Fezzanese un periodo segnato da grandi difficoltà, ma anche da episodi di rinascita e passione sportiva che hanno mantenuto viva la storia e il legame con il territorio.
Un nuovo centro sportivo e il contributo della comunità
All'inizio degli anni '80 viene realizzata la palestra comunale alla Valletta, insieme a un campo da pallacanestro. La gestione della palestra viene affidata dal Comune all'U.S. Fezzanese e ne diventa punto nevralgico per l'attività sportiva locale. Oltre agli allenamenti, ospita corsi di ginnastica aerobica, pesistica e attività per bambini, grazie soprattutto all'impegno della dirigente Gianna Foce.
Stagioni altalenanti in Prima Categoria
La stagione 1980-81 parte in salita ma, con l'arrivo alla guida tecnica dell'ex giocatore Merilio Maggiali, la squadra cambia volto. Il nuovo ruolo di libero assegnato a Resta e i 28 gol di Soli portano la Fezzanese a un onorevole sesto posto. Spiccano anche le prestazioni di Franceschetti (10 gol) e i portieri Ferrentino, Ferrarini e Banin.
Nel 1981-82 la presidenza passa a Giuseppe Tortorelli, mentre torna in panchina mister Tarabugi. Il campionato è dominato dalla Migliarina Teli, ma la Fezzanese chiude all'ottavo posto. Soli segna 14 reti nella sua ultima stagione in verde, seguito da Franceschetti con 10. In porta emerge Danubio, supportato ancora da Ferrentino e dal giovane Giacchè.
La stagione 1982-83 vede un importante miglioramento: la squadra termina quarta dietro a Fivizzanese, Signani Albiano e Forza e Coraggio. Franceschetti è ancora protagonista con 11 reti, mentre i portieri Cantarone e Gobetti si dividono il ruolo.
Nel 1983-84 la Fezzanese lotta per non retrocedere. Un finale in crescendo garantisce l'undicesimo posto e la salvezza. Bardi è il miglior marcatore con 6 gol. Tra i pali si alternano Gobetti e Lorenzi.
Rinnovamento societario e retrocessione
Nel 1984-85 arriva alla presidenza Mario Andolcetti e sulla panchina siede l'allenatore Resta. Il rinnovamento porta buoni risultati con un sesto e un quarto posto nelle due stagioni successive. Lorenzi si afferma come titolare indiscusso in porta. Rozzi (8 gol) e Farnocchia (7 gol) guidano l'attacco.
Ma il 1986-87 è un anno nero: la squadra retrocede in Seconda Categoria per la prima volta nella sua storia. Solo 4 vittorie, 20 reti segnate contro 52 subite e oltre 30 giocatori impiegati. Gli episodi negativi culminano con la squalifica del campo dopo incidenti durante la gara con il Monzone.
Il ritorno e la rinascita
Il purgatorio in Seconda Categoria dura poco. Nel 1987-88, dopo un duello con il Bastremoli, la Fezzanese vince il campionato. Il 2-0 decisivo sulla Scorza a Beverino sancisce la promozione. Ravenna guida l'attacco con 12 gol, Lorenzi è ancora una volta sempre presente.
Nel 1988-89 torna presidente Bruno Maggiani e si affida nuovamente a Maggiali. La direzione tecnica viene assunta da Sergio Vergazzola. La squadra, pur con alcune lacune fisiche, mostra un calcio tatticamente curato. Fiocchi è il miglior realizzatore con 5 gol.
Nel 1989-90, con il ritorno di Stradini alla presidenza, la Fezzanese rischia ancora la retrocessione. L'ultima gara è decisiva: una punizione di Fusani regala la vittoria contro il Follo e la salvezza. Frigerio (12 gol), Fusani (10) e Ravenna (6) guidano l'attacco.
Un decennio nel segno di Lorenzi
In questi dieci anni, il portiere Lorenzi disputa oltre 180 partite, diventando simbolo di continuità e affidabilità. Lo seguono, con numeri più contenuti, Danubio, Gobetti, Ferrentino, Cantarone e Ferrarini.
Gli anni '80 e '90 sono stati per la Fezzanese un banco di prova durissimo, ma anche il palcoscenico su cui si è rinnovata una passione calcistica autentica, vissuta con orgoglio da una comunità che non ha mai smesso di credere nei suoi colori.