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STORIE VERDI Fezzanese, cuore dei derby: quando il calcio è storia, passione e appartenenza

Nel calcio, ci sono partite che valgono più dei tre punti. Sfide che accendono i ricordi, infiammano i cuori e dividono i paesi solo per unirli ancora di più nel grande abbraccio del pallone. A Fezzano, quelle partite hanno un nome preciso: Forza e Coraggio e Cadimare. Due avversarie che, più che rivali, sono specchi di un’identità condivisa, ma mai confusa. Perché nei derby, ogni centimetro di campo è un pezzo di storia, ogni fischio dell’arbitro un tuffo nel passato.

Fezzanese – Forza e Coraggio: la sfida dei borghi vicini

È la rivalità più antica, quella con la Forza e Coraggio delle Grazie. Una rivalità che ha attraversato epoche, guerre e riforme federali, senza mai perdere intensità. Il primo scontro ufficiale in F.I.G.C. risale alla stagione 1961-62 e fu subito un segnale: 2-0 per la Fezzanese al “Tanca”. Da allora, 54 sfide ufficiali, con un bilancio in perfetto equilibrio, specchio di un duello che raramente ha concesso goleade o sentenze anticipate.

In casa, la vittoria più netta per i verdi risale al 1962-63: un 3-0 senza appello. Ma la delusione più cocente arrivò pochi anni dopo, nella stagione 1965-66, con un pesante 1-4. Fuori casa, due sconfitte amarissime per 0-4 negli anni ’60, bilanciate però dal colpo grosso del 1967-68, quando la Fezzanese espugnò Le Grazie per 3-1.

E ancora prima dei campionati federali, le due squadre si fronteggiarono nei tornei U.L.I.C. e nei campionati di propaganda post-bellici. Nel 1931-32, Fezzano e Le Grazie si divisero i successi, mentre nel 1945-46 la Fezzanese dominò: 3-0 in casa, 2-0 fuori. Segnali forti, lanciati da chi non ha mai temuto il fuoco della sfida.

Fezzanese – Cadimare: la battaglia dei mari

Se con la Forza e Coraggio è il derby dell’equilibrio, con il Cadimare è quello dell’impeto, dell’orgoglio, della rivalità che si respira anche nel vento salmastro che soffia sul Golfo. Sono 34 le sfide F.I.G.C. tra i due club, con la Fezzanese capace di vincere 13 volte, ma sempre con sudore e determinazione.

La storia inizia nel 1949-50 con un’amara lezione casalinga: 0-4 per gli ospiti, la sconfitta più pesante tra le mura amiche. Ma la risposta arrivò subito: 2-1 in trasferta a chiudere la stagione con onore. Poi, la cavalcata verde prese quota: 5-1 in casa nel 1977-78 e 6-1 a domicilio nel 1950-51, due autentiche dichiarazioni d’intenti.

Anche nei momenti più bui, la Fezzanese ha saputo limitare i danni: mai una sconfitta in trasferta oltre il 2-0. E nei tornei pre-bellici, una storica vittoria sul Cadimare-Aeroporto Conti per 2-0 nel 1931-32, prima che l’avversaria si ritirasse. Il segno di una superiorità costruita giorno dopo giorno, stagione dopo stagione.

Più di una partita, un’eredità

I numeri, le statistiche, i risultati raccontano una storia. Ma i derby, quelli veri, vivono altrove. Nelle strette di mano a fine gara, nelle urla dagli spalti, negli occhi dei ragazzi che oggi scendono in campo e sognano di emulare i miti di ieri.

Per la Fezzanese, ogni derby è un rito. Che sia contro il Cadimare o la Forza e Coraggio, la maglia verde diventa armatura, lo stadio tempio. Cambiano le categorie, cambiano i protagonisti, ma non cambia la fame. Quella di vincere, sì. Ma soprattutto quella di onorare una tradizione che pulsa viva nel cuore di Fezzano.

Perché qui il calcio non è solo sport. È sangue, è terra, è identità.

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